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L’accensione del riscaldamento é alle porte. Dal 15 ottobre, infatti, in alcune aree del Paese sarà possibile far partire i caloriferi. Le temperature, più o meno lentamente, si abbassano in tutta l’Italia, ma il territorio nazionale da questo punto di vista non é uniforme. In alcuni Comuni, inoltre, sono previste accensioni anticipate straordinarie.
Italia divisa in sei zone climatiche
L’Italia é divisa in sei zone climatiche a cui corrispondono altrettante disposizioni su orari e periodi di accensione del riscaldamento.
Zona A (Sud-Orientale e della Isole) l’accensione del riscaldamento é prevista dal 1 dicembre al 15 marzo per 6 ore al giorno. Appartengono a questa fascia tre località: Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle.
Zona B (Tirrenica) l’accensione del riscaldamento é prevista dal 1 dicembre al 31 marzo per 8 ore al giorno. Appartengono a questa fascia: Reggio Calabria, Crotone, Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani.
Zona C (Adriatica Settentrionale) l’accensione del riscaldamento é prevista dal 15 novembre al 31 marzo per 10 ore al giorno. Appartengono a questa fascia: Catanzaro, Cosenza, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno. Latina, Bari, Barletta, Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto. Rientrano in questa fascia anche Cagliari, Oristano, Sassari, le province del Sud Sardegna e Ragusa.
Zona D (Appenninica) l’accensione del riscaldamento é prevista dal 15 novembre al 15 aprile per 12 ore al giorno. Rientrano in questa fascia: Pescara, Chieti, Teramo, Matera, Vibo Valentia, Avellino, Forlì, Roma, Genova, La Spezia, Savona, Ancona, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, Pesaro-Urbino. Isernia, Nuoro, Ragusa. Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena e Terni.
Zona E (Padana) l’accensione del riscaldamento é prevista da 15 ottobre al 14 aprile (14 ore al giorno). Rientrano nella fascia: L'Aquila, Potenza, tutte le province dell'Emilia Romagna ad eccezione di Forlì, poi Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine. Frosinone, Rieti, Imperia, tutta la Lombardia inclusa Milano. Campobasso, Alessandria, Asti, Biella, Novara, Torino, Verbania e Vercelli. Enna, unica provincia siciliana, Provincia autonoma di Bolzano, Perugia, Val d'Aosta, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza.
Zona F (Alpina) non sono previste limitazioni di alcun genere. Rientrano nella fascia: Cuneo, Provincia autonoma di Trento e Belluno.
Regole per l’accensione del riscaldamento
La temperatura interna, a prescindere dall’area climatica in cui ci si trova, non dovrà superare i 20 gradi, con una tolleranza di 2 gradi per scuole, uffici o abitazioni. In generale, però, superare tale soglia espone a consumi maggiori e aumenta l’inquinamento. Prima dell’accensione del riscaldamento, inoltre, é bene verificare se la vostra caldaia ha bisogno di revisione e controllo dei fumi. Il controllo e la manutenzione della caldaia devono essere fatti con una cadenza specifica e regolare. Ma può capitare di non ricordarsi di annotare sul calendario quando effettuare il controllo della caldaia.
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