Revisione caldaia 2019: tutto quello che devi sapere sul bollino blu

Com’è noto, i controlli della caldaia devono essere effettuati con cadenza regolare per ottenere il tanto ambito bollino blu ed evitare le multe. In questa guida, aggiornata al 2019, cercheremo di spiegarvi quali sono tutti gli obblighi di legge e come destreggiarvi attraverso le normative per evitare ogni tipo di contravvenzione o di pericolo per la salute.

Che cos’è il bollino blu?

Il “bollino blu” è una certificazione rilasciata dagli esperti del settore che effettuano i controlli sulla caldaia della vostra casa. Esso viene consegnato agli impianti che, dopo un attento esame sui fumi di scarico e sul corretto funzionamento di tutti i suoi aspetti, rispettano le normative vigenti.

Il controllo dei fumi, ovvero quelle emissioni di sostanze inquinanti rilasciate dalla caldaia, viene effettuato prelevando materiale di combustione e procedendo, con appositi strumenti, a una misurazione. Il tecnico ha a disposizione una serie di parametri, tarati in base al modello e alla tipologia di caldaia che avete, per capire se i fumi rientrano nelle soglie stabilite dalla legge.

Il bollino blu viene apposto sul libretto d’impianto, uno strumento di registro obbligatorio che permette ai tecnici di verificare se siete in pari con i controlli, applicando eventualmente sanzioni per le mancate revisioni.

Revisione caldaia: ogni quanti anni va fatta?

I controlli devono essere effettuati sulle caldaie attive e possono essere saltati su quelle spente o staccate. Lo spegnimento o la sospensione del funzionamento della caldaia devono però essere comunicate sul libretto d’impianto.

I tecnici effettuano due tipologie di controlli:

1)     Manutenzione: la manutenzione permette di comprendere funzionalità, sicurezza e consumi della caldaia, permettendo al tecnico di individuare criticità e, eventualmente, correggerle. Questa operazione di manutenzione dev’essere effettuata periodicamente, meglio se una volta all’anno.

2)     Controllo efficienza energetica (prova fumi): La redazione di un rapporto di controllo delle emissioni dev’essere effettuata, con cadenza regolare, in base all’alimentazione (pellet, metano, gpl ecc) e alla potenza termica utile nominale dell’impianto.

  1. Generatori a combustibile liquido o solido: 2 anni
  2. Generatori a combustibile gas, metano o GPL: ogni 4 anni

Si tenga presente che le caldaie con portata a superiori a 100Kw devono sostenere verifiche annuali.

E se vivo in condominio con riscaldamento centralizzato? La manutenzione è annuale.

Chi si occupa della caldaia?

Il corretto funzionamento e le operazioni di manutenzione della caldaia sono in mano, ogni anno, al responsabile dell’impianto. Si è responsabili dell’impianto quando si occupa l’immobile, anche solo come inquilini. Nel caso di impianti centralizzati, il responsabile è invece l’amministratore di condominio.

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