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Grazie alla Legge di Bilancio 2018 permangono in Italia alcune agevolazioni fiscali che permettono di risparmiare in campo di ristrutturazioni edilizie ed energia: in cosa consiste il bonus condizionatori 2018? Ecco a quanto ammonta: tutte le detrazioni possibili a seconda del tipo di intervento effettuato presso le proprie abitazioni.
Installazione di un condizionatore: quanto posso detrarre?
Nonostante in questi giorni si festeggi l’inizio della primavera, la stagione più mite tarda ad arrivare, ma è questo il periodo giusto per pensare all’estate e alle alte temperature di cui presto ci lamenteremo: è il momento dei condizionatori! Proprio per questo particolare elettrodomestico, utile alla climatizzazione degli ambienti e alla deumidificazione, un toccasana per aria e salute di chi vive gli spazi di casa, ci sono diverse possibilità riguardo agevolazioni fiscali per eventuali acquisti. Cosa significa? Come spesso abbiamo fatto nel corso degli ultimi articoli, dobbiamo parlare ancora una volta delle detrazioni fiscali indette dal governo e rinnovate anche per tutto il 2018. Stiamo parlando, in questo caso specifico, sia del bonus ristrutturazioni, che dell’Ecobonus che del bonus elettrodomestici, e ora andremo a vedere in dettaglio il perché.
Un impianto, tante agevolazioni: quale posso richiedere?
Chi segue il blog – ed è informato sui punti confermati dalla Legge di Bilancio 2018 in merito alle detrazioni fiscali – conoscerà alla perfezione tutte le agevolazioni di cui possono usufruire gli italiani per avere uno sconto Irpef o Ires in sede di dichiarazione dei redditi, attraverso 730 o Unico. Chi sceglie, dunque, di installare nella propria abitazione un nuovo condizionatore o climatizzatore, o sostituirne uno vecchio, si troverà a scegliere tra diverse casistiche e, di conseguenza, di percentuali detrattive differenti.
Caso numero 1: se la casa è sottoposta a ristrutturazione edilizia e viene installato un condizionatore con pompa di calore anche non ad altissima efficienza energetica, la detrazione fiscale prevista dalla legge è del 50%. La stessa regola vale anche per il caso numero 2, ovvero se si usufruisce del bonus mobili: se gli impianti di raffrescamento – o di riscaldamento se, appunto, vi è l’integrazione con la pompa di calore – sono qualificati con certificazione energetica A+, è possibile avere lo sconto Irpef o Ires del 50%. Cambiamo percentuale, invece, nel caso numero 3, ovvero quello degli Ecobonus: per i condizionatori ad altissima efficienza e con pompa di calore che vanno a sostituire un vecchio impianto, la percentuale sale al 65%, anche se non sono presenti interventi di ristrutturazione energetica.
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