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Uno dei componenti principali per il corretto funzionamento di condizionatori e climatizzatori è il gas refrigerante, ossia il vero “carburante” del vostro sistema di raffreddamento o riscaldamento. Che cos’è e come si ricarica? Ecco i procedimenti da eseguire per un perfetto e sicuro fai da te.
Il gas refrigerante: che cos’è?
Che cos’è il gas contenuto nel condizionatore? Si tratta di una miscela, con componenti gassose ma allo stato liquido, “responsabile” del meccanismo e del funzionamento dei nostri sistemi di climatizzazione. Generalmente, a seconda delle molecole che vanno a costituire il fluido, viene indicato con una sigla alfanumerica: il più noto e comune, al momento, è il gas refrigerante R-410A, formato da R32 e R125. Nonostante abbia già sostituito altri liquidi contenenti atomi di cloro, come l’R22, proibito per legge dal 2015 in quando dannoso per l’ozono, sarà a sua volta rimpiazzato entro il 2025 dal semplice R32. Il motivo? Sarà vietato utilizzare gas con GWP (potenziale di riscaldamento globale) superiore a 750, quindi si introdurrà il difluorometano, che ha un valore di 675 unità.
Come si ricarica il gas del condizionatore
È attraverso il liquido refrigerante, in effetti, che il calore viene trasferito da una sorgente più calda a una più fredda, innescando il procedimento che permette agli impianti di climatizzare gli ambienti. Anche per il sistema di air conditioning della vostra automobile il funzionamento di base è lo stesso, ma la ricarica dell’impianto domestico è più complessa ed è opportuno conoscere ogni singolo passaggio in caso si voglia procedere in autonomia. La prima cosa da fare in caso di malfunzionamento del condizionatore è di eseguire la manutenzione ordinaria: se arriva poca aria fresca, infatti, non significa necessariamente che ci sia poco gas refrigerante all’interno. Poi, occorre spegnere la macchina e occuparsi dell’unità esterna: con i misuratori di pressione alta e bassa vi renderete conto se effettivamente vi è mancanza di gas all’esterno. Le lancette dello strumento di misurazione vi riveleranno se ci sono problematiche all’interno del condizionatore, ma prima di aggiungere la miscela spegnete tutto e date un’occhiata alle guarnizioni e ai tubi di collegamento, affinché non ci siano perdite. Poi, riaccendete l’impianto: collegate i tubi azzurro e rosso alle rispettive bocchette e controllate i valori confrontandoli con la scheda tecnica del condizionatore. Una volta accertato che sia necessario rabboccare l’impianto, collegate la bombola di gas refrigerante all’unità e controllate i valori della pressione finché non tornano alla normalità. Attenzione: inserite il liquido a piccole quantità, monitorando il vostro impianto per alcuni minuti prima di scollegare bombola e misuratori.
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