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Il Teleriscaldamento e il Teleraffrescamento in Italia rappresentano una realtà che riguarda il 2% della domanda complessiva di prodotti energetici per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria del Paese.
Gse, il Gestore dei servizi energetici, ha pubblicato la prima edizione del rapporto “Teleriscaldamento e teleraffrescamento in Italia" in cui si forniscono dati e approfondimenti sulla diffusione dei sistemi Trl su tutto il territorio nazionale.
La diffusione in Italia
Al momento, sono circa 300 i Trl in esercizio in Italia, diffusi in 240 territori comunali (soprattutto nelle regioni settentrionali del Paese) per un'estensione complessiva delle reti di 4.600 km e oltre 9 GW di potenza installata. La maggior diffusione, infatti, riguarda proprio le aree del Nord dove questo sistema é presente in Piemonte, Lombardia, Alto Adige, Veneto, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Brescia, già nel 1971, é stata la prima città a dotarsi del Trl, seguita negli anni ’80 da Torino. Ad oggi, quindi, il Tlr soddisfa circa il 2% della domanda complessiva di prodotti energetici per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria del Paese.
Alimentazione degli impianti di Teleriscaldamento
Secondo i dati diffusi da Gse, “la maggior parte degli impianti a servizio delle reti (84% della potenza) è alimentata da fonti fossili, il restante 16% da rinnovabili (biomassa, geotermia, ecc.) e rifiuti; l'incidenza degli impianti alimentati da rinnovabili diminuisce man mano che cresce la taglia degli impianti. Nel 2017 l'energia complessivamente immessa nelle reti è stata pari a circa 11,3 TWh termici (circa 970 ktep), di cui il 64% prodotta da gas naturale, il 25% da fonti rinnovabili, il restante 11% dalle altre fonti fossili”.
Che cos’è l’impianto di Teleriscaldamento
Si tratta di un sistema che punta sul riscaldamento a distanza sfruttando una rete di collegamento con tubazioni che dalle centrali di cogenerazione (che producono il calore), arriva fino alle abitazioni. Il calore prodotto nelle centrali, che può essere generato da diversi combustibili, arriva nelle case o nei condomini e da lì torna indietro nelle centrali per ripartire ad alte temperature. Negli anni le reti di teleriscaldamento, che vedono collocate sotto terra, sono state associate anche a quelle di teleraffrescamento.
I vantaggi del Teleriscaldamento
In termini di vantaggi, é da segnalare il risparmio energetico che può derivare da questo sistema, oltre che quello legato alle emissioni in quanto i controlli sui fumi delle centrali sono molto più stringenti rispetto a quelli sulle singole caldaie. E proprio in tema di caldaie é possibile ottenere un risparmio energetico che deriva dal fatto di non dover utilizzare direttamente un combustibile. Pertanto, anche le spese per la manutenzione saranno ridotte.
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