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Arrivano i controlli di ENEA su Ecobonus e detrazioni fiscali, soprattutto sulle aliquote di sconto Irpef o Ires più alte. I tecnici specializzati, dunque, potranno passare di casa in casa e bussare alla vostra porta per prendere visione dei documenti necessari per la richiesta delle agevolazioni fiscali e per controllare in maniera autoptica i lavori. Come essere in regola e quali sono gli interventi che potrebbero essere maggiormente “presi di mira”? Ecco tutti i dettagli.
Controlli ENEA: ecco gli interventi a detrazione maggiore
Secondo uno dei decreti emanati da ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, saranno attuati controlli a campione riguardo gli interventi rientranti sotto Ecobonus. I più colpiti? Pare siano quelli sottoposti a detrazione maggiore e che riguardino sia revisioni in situ, quindi porta a porta, sia controlli a livello di documentazione presentata per richiedere agevolazioni.
Quali sono i lavori più “a rischio” controlli?
Come abbiamo enunciato in alcuni articoli precedenti, gli Ecobonus 2018, in vigore fino a fine anno – e fino al 31 dicembre 2021 per quanto riguarda quelli afferenti ai condomini – sono stati suddivisi in diverse percentuali di detrazione fiscale. Gli sconti Irpef o Ires, che vengono calcolati in sede di dichiarazione dei redditi e restituiti ai richiedenti in un periodo di dieci anni con rate di eguale importo, sono:
- del 50% per interventi di riqualificazione energetica quali l’installazione di caldaie a condensazione classe A o di nuovi infissi e schermature solari.
- del 65% per caldaie a condensazione classe A con tecnologia innovativa e termoregolazione evoluta, o per l’installazione di pompe di calore e sistemi ibridi
- del 70% in caso di lavori riguardanti oltre il 25% della superficie totale
- del 75% se gli interventi riqualificheranno l’edificio incidendo sia per la stagione invernale che per quella estiva (con precipui parametri da rispettare e raggiungere)
- dell’80% se i lavori di riqualificazione vengono associati a quelli per rinforzare a livello strutturale e antisismico l’edificio, abbattendone il rischio danni di un livello
- dell’85%, infine se, per l’abitazione in questione, la classe di rischio sismico si abbassa di ben due livelli.
Dunque, stando alle notizie attuali, i tecnici ENEA potrebbero concentrarsi maggiormente sugli ultimi punti di questo elenco, ovvero sugli interventi di coibentazione sull’involucro condominiale e sui lavori di preservazione dell’edificio contro i terremoti.
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