Bonus ristrutturazioni e mutui: quali documenti servono?

Nell’ultimo post, abbiamo parlato di mutui detraibili, Bonus ristrutturazioni e di chi può richiederli. In questo articolo, invece, approfondiremo un altro aspetto di questa importante agevolazione fiscale, ovvero quali documenti servono per richiederla? Ecco tutti i dettagli.

Mutuo detraibile e documenti: tutti i dettagli

Se la Legge di Bilancio 2019 verrà confermata, alcune detrazioni fiscali già presenti nella precedente manovra – e tuttora in vigore fino al 31 dicembre 2018 – potrebbero essere prorogate di un altro anno. Oltre alle agevolazioni più note e di cui si parla più spesso, come l’Ecobonus o il Bonus ristrutturazioni, vi è anche una possibilità di cui si parla meno ma, tuttavia, molto importante. Stiamo parlando, come dice il titolo di questo articolo, dello sconto Irpef sui mutui inerenti proprio al Bonus ristrutturazioni. Quest’ultimo consiste in una detrazione fiscale del 50% con tetto massimo di 96mila euro che riguarda una lunga serie di interventi edilizi di cui abbiamo parlato in precedenza. Per portare alcuni veloci esempi, possiamo citare alcuni lavori detraibili così come li leggiamo sul sito dell’Agenzia delle Entrate, come “interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo”. In concomitanza con questa importante agevolazione economica, è possibile cumularne anche un’altra: in caso, infatti, sia necessario accendere un mutuo per sostenere spese inerenti alla ristrutturazione degli edifici, la Legge di Bilancio 2018 permette, fino a fine anno, di detrarre parte degli interessi passivi. In quale percentuale? Si tratta, come abbiamo spiegato nei post precedenti, del 19% di sconto Irpef in sede di dichiarazione dei redditi, su una spesa detraibile massima di 2.582,25 euro.

I documenti necessari per richiedere la detrazione sul mutuo

Veniamo, ora, alla domanda principale che ci siamo posti all’inizio dell’articolo: quali documenti sono necessari per poter richiedere la detrazione per i mutui connessi al Bonus ristrutturazioni? Come si legge da un modello presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, coloro che hanno intenzione di usufruire di questo sconto Irpef, così come lo abbiamo definito poco sopra, dovranno munirsi dei seguenti documenti:

  • quietanze di pagamento degli interessi passivi
  • il contratto di mutuo, dove deve essere specificato chiaramente che lo stesso è stato richiesto per realizzare interventi rientranti sotto Bonus ristrutturazioni
  • documento che attesti l’effettiva realizzazione dei lavori cui è stato sottoposto l’edificio di proprietà o presso cui si dimora in maniera stabile (abitazione principale).

Infine, ricordiamo che può accedere alle detrazioni fiscali colui che, ovviamente, sosterrà le spese del mutuo e che possiede l’unità immobiliare.

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