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L’estate sta arrivando e con essa ci prepariamo ad affrontare temperature roventi di quelli che potrebbero essere luglio e agosto. Le simulazioni al computer suggeriscono infatti che, nonostante l’estate 2019 non sarà particolarmente calda, le temperature elevate non mancheranno di certo. Dopo quello che si sta dimostrando un inizio incerto, caratterizzato da temperature variabili e fasi instabili, la situazione verrà infatti normalizzata dall’avvento dell’Anticiclone Nord-Africano.
In modo particolare, stando alle proiezioni effettuate dal supercomputer del Centro Europeo per la Meteorologia, il mese più rovente sarà quello di agosto, con punte di caldo estremo che colpiranno in modo particolare le regioni settentrionali. Insomma: il caldo arriverà, specie nelle grandi città dove si aggiungerà anche un fenomeno noto come “isola di calore urbano”.
Che cos’è l’isola di calore urbano?
L’isola di calore urbano è un effetto particolare che si manifesta nelle aree urbane più grandi, dove le temperature, in condizioni di tempo sereno e stabile, sono di 2-3 gradi più alte rispetto alle aree rurali circostanti. Causa di questo fenomeno sono indubbiamente le distese di cemento e di materiali utilizzati per costruire edifici, che si riscaldano molto di più rispetto a prati e boschi. Complice dell’isola di calore urbano ricordiamo anche il surplus di calore prodotto da industrie, automobili e impianti di climatizzazione. Gli edifici bloccano il vento, il quale favorisce un ricambio d’aria e non riesce ad abbassare le temperature come dovrebbe.
Per risolvere questo problema occorre non solo una partecipazione individuale, ma un progetto urbanistico su ampia scala che tenga in alta considerazione il microclima urbano. Esso dovrebbe prevedere l’installazione di aree verdi e di coperture green per gli edifici al posto del classico tetto grigio o scuro che attira invece il calore, favorendo la formazione dell’effetto isola. Esistono inoltre materiali drenanti appositi per la pavimentazione di aree pedonali o parcheggi che possono aiutare a ridurre l’incidenza del fenomeno, sostituendosi all’asfalto in maniera più performante.
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