Termoregolazione: che cos'è la regolazione di zona?

Quando si entra nell’ottica dell’efficientamento e del risparmio energetico, sono molti i fattori che devono essere presi in considerazione per far sì che gli ambienti siano riscaldati nella misura in cui, a conti fatti, vengono vissuti. Entra così in gioco la regolazione di zona, una procedura di risparmio energetico legata alla realizzazione in impianti con sottostazioni di derivazione, ovvero zone, che permettono di regolare il calore delle singole aree o unità abitative.

Insomma, la regolazione di zona è un accorgimento innovativo che si applica agli impianti di riscaldamento centralizzati e permette di capire se la temperatura di traguardo, nei vari ambienti, è stata raggiunta. Una volta ottenuto il riscaldamento che ci si prefigge, il termostato effettua un controllo e, eventualmente, modula o interrompe il flusso di calore diretto a quell’area, così da evitare gli sprechi.

Da cosa dipende il benessere climatico in un ambiente di casa?

Gli impianti di climatizzazione moderni si rifanno ai principi termoigrometrici di confort stabiliti dagli esperti. Questo significa che, secondo studi accreditati, il benessere all’interno di una casa dipende non solo dalla temperatura all’interno delle stanze, ma anche dal livello di umidità in esse contenuto. In un condominio dotato di riscaldamento centralizzato, la temperatura pre-configurata per il periodo diurno invernale è quella di 20° C. I sistemi più innovativi, annoverano tra i loro sistemi un accorgimento per gestire capillarmente la regolazione della temperatura di una determinata zona, in maniera da interrompere il riscaldamento là dove la temperatura limite è già stata raggiunta.

Questi sistemi di termoregolazione confrontano la temperatura degli ambienti con il valore di riferimento e modulano così la potenza termica emessa da fancoil, termosifoni o altri corpi scaldanti. Un buon impianto centralizzato fa tutto questo in maniera rapida e veloce, rispondendo con attenzione alle fluttuazioni di temperatura senza che queste causino fastidi ai residenti. Alcuni di questi dispositivi sono inoltre tarati per percepire gli apporti di calore “gratuiti”, ovvero tutte quelle immissioni di calore provocate, per esempio, dall’irraggiamento solare. L’obiettivo è quello di mantenere la temperatura dei vari appartamenti confortevole, limitando però i costi.

Come scegliere un termostato ambientale per la regolazione di zona?

Abbiamo stilato un elenco esaustivo di elementi che dovrebbero essere tenuti in considerazione nel momento in cui andiamo a installare un termostato in ottica della regolazione di zona.

-        Deve avere un sistema di programmazione settimanale, in maniera da poter configurare ogni ora del giorno per tutti i giorni della settimana. Del resto, le esigenze termiche del weekend possono essere molto diverse.

-        Livelli di temperatura configurabili;

-        Sistema di auto-regolazione della temperatura in funzione delle temperature ricevute dalle sonde sparse per l’edificio.

La regolazione di zona si differenzia dalla regolazione di ambiente, che permette invece di gestire la temperatura autonomamente in ogni singolo locale.

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